The Future of Work - Modelli organizzativi per gestire il new normal

 

27 giugno Residenza Ambasciatore del Belgio

 
 

Diplomatia continua il suo trend in costante ascesa. Erano oltre 70 i presenti alla roundtable “The Future of Work” del 27 giugno scorso dal titolo “Modelli organizzativi per gestire il new normal”, ospiti presso la splendida residenza dell’Ambasciatore del Belgio, S.E. Pierre-Emmanuel De Bauw e Signora.

Ricordiamo che il tavolo è stato concepito dal nostro Vicepresidente Giovanni Cinque e da Ernesto D’Amato, CEO di Radar Consulting Group, che ne ha poi acquisito il ruolo di coordinatore.

Un panel formato da sei opinion leader con background differenti, moderato da Ernesto D’Amato, che ha brillantemente coordinato (in ordine alfabetico): Annalisa Barzi, Head of HR Change Management / Communication Intesa Sanpaolo, Federico Chinni, AD UCB Italia, Valentina Marini, HR Senior Consultant LinkedIn Top Voice, Massimo Pronio, Responsible Comunicazione Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Guido Stratta, Direttore People&Organizzation ENEL, Benedetta Venturato, Senior Associate Studio Chiomenti. Passati alla sessione Q&A, abbiamo ascoltato con interesse i due camei del Generale Giuseppe La Gala, Direttore Generale della Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia e del Prof. Avv. Stefano Crisci, socio Azienda CBA.

Tra i topics emersi dagli interventi dei 6 panelist, riportiamo: il mondo post-covid19 e la crescente necessità di bilanciamento vita privata/lavoro; il valore della responsabilità nella gestione dello smart working; perché superare i modelli organizzativi tradizionali basati su parametri spazio-temporali a favore di modelli basati sulla fiducia e sulla trasparenza tra le parti sociali; l'importanza di un continuo aggiornamento della Normativa Europea per promuovere ed attualizzare il concetto fondamentale di "Europa Sociale".

Tra i nuovi modelli organizzativi, si è illustrato il case study di Intesa Sanpaolo sulla cd. "settimana corta" e sul come attuare questa “rivoluzione copernicana” nel contesto di lavoro senza pregiudicare aspetti di produttività e di "clima".

Si è affrontato il concetto di transizione emotiva come base per garantire una corretta ed efficace transizione ecologica (ed economica) per attrarre e valorizzare i talenti, riducendo al contempo la diversità e le distanze generazionali.

Ed ecco che il cd. "new normal" non è altro che un quadro in continuo e rapido mutamento, nel quale gli aspetti della vita privata e di quella professionale appaiono ormai del tutto contaminati, complice la permeazione del digital e dei social media.

Ne deriva che il vero tema attuale è la vulnerabilità della persona: che può essere affrontata e gestita solo accettando l’idea di un nomadismo culturale che faccia coesistere gerarchie e diversità. 

Non sarebbe un evento Diplomatia senza la specialissima «signature» del networking e della venue. E questa volta l’asticella raggiunge vette difficilmente equiparabili. La residenza dell’Ambasciatore del Belgio, è un luogo unico e magico. Una terrazza sospesa sull’eterno a 360 gradi di Roma imperiale, che racchiude in un solo abbraccio la totalità dei Fori e dei Pini di Roma. E’ in questo luogo, al di sopra del tempo e dello spazio, che i padroni di casa hanno accolto i partecipanti offrendo un cocktail raffinato che ha esaltato il piacere dello stare insieme e fare rete.

A chiusura permettete una citazione, che crediamo sposi alla perfezione l’evento del 27 giugno: «Sole che sorgi libero e giocondo sul colle nostro i tuoi cavalli doma: tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma» Q. Orazio Flacco Inno a Roma

Nel caso del 27 giugno il sole tramontava… ma il risultato non cambia.

 

Maria Rosaria Broggi

 
 

Photo by Fabrizio Latini