Diplomatia intervista l'Ambasciatore di Gran Bretagna

 

18 giugno 2020 - La relazione futura tra Regno Unito ed Unione Europea: sfide e opportunità

 

L’uscita del Regno Unito dall’UE avrà conseguenze non solo sugli inglesi ma su tutta l’economia mondiale, senza dubbio un chiaro segno di come il progetto Europa e contemporaneamente il processo di integrazione europea è stato messo in discussione da una delle più grandi potenze economiche non solo a livello europeo, ma soprattutto mondiale.

Grazie alla disponibilità dell’Ambasciatore del Regno Unito in Italia, S.E. Jill Morris, abbiamo avuto l’opportunità di avere risposte alle molte le domande che ci poniamo sulle conseguenze della nuova situazione, dalla persona che in Italia è più qualificata a darne.

Lo scorso 18 giugno, nel corso dell’interessante dibattito, la Signora Morris ha fornito le vedute del proprio Paese sul prossimo futuro dei rapporti britannici con l'Europa.

Di fatto si è trattato di un’intervista condotta con maestria e professionalità dal Direttore di Repubblica Maurizio Molinari, protagonista, insieme alla deliziosa rappresentante a Roma di Sua Maestà Elisabetta II, di un evento di altissimo livello.

 

L'Ambasciatore Morris ha soprattutto precisato che il Regno Unito non è più nell'Unione Europea, ma è pur sempre in Europa; con i paesi del continente, quindi, intende mantenere i più fruttuosi rapporti bilaterali, e conta di negoziare con l'Unione Europea un accordo di libero scambio analogo a quelli che l'Unione intrattiene con altri paesi terzi.

 

L'Ambasciatore ha inoltre sottolineato che il Regno Unito intende continuare a essere, come anche in passato, player globale su tutti i fronti geografici e tematici dell'attualità, bilanciando i propri rapporti

con l'Europa e con altre aree del mondo con quello con gli Stati Uniti, che resta comunque partner privilegiato e fondamentale, con il quale intrattenere un rapporto franco, leale e paritario.

Ella si è detta orgogliosa dei 700mila italiani che hanno scelto di lavorare, studiare nel suo Paese e che continuerà a proteggere i loro diritti.

Il dibattito è stato poi animato dalle domande che alcuni nostri associati hanno voluto porre alla nostra ospite.

Ha aperto la sessione il Consigliere Francesco Alfonso che ha chiesto chiarimenti sul trattamento riservato in UK alle banche della UE nel nuovo contesto istituzionale, se esse saranno a tutti gli effetti totalmente equiparate a banche di paesi terzi. La Morris ha ribadito che, a proposito dell’aspetto finanziario, Londra continuerà ad essere lo snodo fondamentale e proseguono le trattative sul settore bancario.

L’Ambasciatore Mario Boffo ha chiesto un approfondimento sui futuri rapporti con gli USA, di cui abbiamo riferito sopra.

E’ stata poi la volta del socio Prof. Stefano Crisci esponente di punta del nostro Comitato Esecutivo Operativo e, a pieno titolo, Project Leader del Gruppo Intelligenza Artificiale che ha chiesto: considerato il dichiarato impegno comune sulla sicurezza cibernetica, se rientrerà nell’ambito della cooperazione permanente (Pesco) anche un progetto volto a definire linee guida e regole comuni per l’utilizzo della AI ed il design/o controllo dell’algoritmo.

L’Ambasciatore Morris ha replicato precisando che l’AI e la Cyber securty sono temi chiave per l’economia e la sicurezza.

L’economia ha investito tanto nel settore ricerca e sviluppo anche per il futuro dei giovani. La collaborazione con il nostro Paese è di notevole importanza, tanti imprenditori italiani investono in GB.

Per quanto riguarda la sicurezza è costante il dialogo con le autorità del nostro Paese e di primaria importanza strategica il rapporto con Leonardo nell’ambito della cyber security.

Paolo Cuccia, Presidente del Gambero Rosso – preoccupato di perdere la piattaforma britannica per la diffusione dei nostri prodotti di eccellenza (vini in particolare) ha avuto assicurazioni che l’obiettivo della Gran Bretagna è comunque quello di mantenere i flussi commerciali con il nostro Paese, con controlli doganali ridotti all’essenziale e per questo c’è un dialogo aperto con il mondo dell’agricoltura per la definizione della nuova normativa.

Infine l’Ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci facendo riferimento al risultato della recente riunione sul negoziato delle relazioni future tra UE e GB, chiede, nel caso in cui al 31 dicembre non si fosse raggiunto un accordo definitivo, se ritiene possibile un inter agreement sui principi fondamentali per lasciare poi spazio alla formulazione definitiva.

Jill Morris si dichiara convinta di riuscire a chiudere tutto nei termini stabiliti anche perché si sta lavorando su modelli di rapporti già esistenti, con grosso vantaggio sulla definizione.

I padroni di casa, Giovanni Castellaneta e Francesco Ago, Presidente e Vice Presidente Senior del nostro Club, hanno rispettivamente aperto e chiuso il dibattito. Non è mancata la voce del nostro fondatore Stefano Balsamo per i ringraziamenti agli speaker.