Il Mediterraneo. Quale navigazione? Quali rotte per l'Italia?

 

31 ottobre 2019 - Auditorium della Tecnica - Confindustria.

E’ stata una felice intuizione quella del nostro Mario Boffo di promuovere un evento sul Mediterraneo in collaborazione con Confitarma.

Infatti ha riscosso un grande successo il Convegno “Il Mediterraneo. Quale navigazione? Quali rotte per l’Italia?” che, d’intesa con la Confederazione degli Armatori ed a margine della loro Assemblea, abbiamo organizzato il 31 ottobre scorso nel prestigioso Auditorium della Tecnica nella sede di Confindustria.

Gli interventi dei qualificati relatori, magistralmente coordinati da Lucio Caracciolo uno dei massimi esperti italiani di geopolitica, hanno permesso un confronto di opinioni non solo per gli addetti ai lavori della navigazione ma anche per gli operatori economici e sociali non direttamente collegati al mare ma comunque protagonisti di un’economia per la quale la “marittimità” del nostro Paese è e resta vitale, anche in relazione ai rapporti economici inter-europei ed internazionali.

Come ha sottolineato il Premier Giuseppe Conte nel suo intervento in assemblea « Il mare mette “in rete” le economie del mondo, e noi siamo stati, ci siamo distinti nel corso della storia come esploratori, sperimentatori, imprenditori. Un tempo, unico mezzo per conoscere ed avvicinare popoli, culture, per incrociare le civiltà.

Oggi il mare veicola circa il 90% della produzione globale ed il nostro Mediterraneo, che certo in questo spazio globale rappresenta solo l’1% della superficie navigabile del pianeta, vede ogni giorno transitare sulle sue acque circa il 20% delle merci prodotte nel mondo. Quindi pensate, 1% di superficie navigabile, 20% delle merci prodotte nel mondo.  Un “patrimonio liquido”, un formidabile ecosistema da studiare, monitorare ma anche da proteggere, come ci ammonisce la presenza del ministro Costa. Un settore nel quale l’Italia occupa un posto di primissimo piano, sia in termini di ricchezza prodotta che di occupazione».

Significativa la presenza di diplomatici accreditati presso le Ambasciate a Roma, oltre all’Ambasciatore di Norvegia Margit Tveiten,  i rappresentanti di Germania, Francia, Canada, Gran Bretagna, Algeria, USA, Tailandia e last but not least Ahmed Abdella dell’Ambasciata di Egitto e Zakaria El Kaddouri Consigliere economico dell’Ambasciata del Marocco che sono intervenuti nel dibattito.

La Farnesina era rappresentata nel panel dall’Ambasciatore  Sebastiano Cardi Direttore Generale per gli Affari Politici che ha voluto mettere in evidenza come Diplomatia con questo seminario ha portato lodevolmente il tema della marittimità al centro del dibattito politico, liberandolo dai confini dello specifico settore della marineria.

Esaustivi ed ampiamente illustrati gli interventi dell’Ammiraglio Antonio Basile, Vice Comandante delle Capitanerie di Porto, del Direttore di Rete Autostrade Mediterranee Francesco Benevolo e dell’Ammiraglio Fabio Caffio Esperto di Diritto Marittimo Internazionale.

Lucio Caracciolo ha accennato alla necessità del nostro Paese di riscoprire i privilegi e le risorse del Mediterraneo; ha poi sottolineato la mancanza di un centro che coordini la pletora di autorità portuali italiane, è essenziale un centro di imputazione strategica anche in vista delle trattative che faremo con i cinesi sulle rotte della via della seta.

Ha dato il via ai lavori Mario Boffo esponente del Board di Diplomatia  che ha lamentato la mancanza di educazione alla marittimità a partire dalle scuole ed ha auspicato l’istituzione di un Ministero del mare, certamente molto utile per un Paese come il nostro che nel mare è immerso. Le conclusioni sono state tratte dal Presidente di Confitarma Mario Mattioli che ha ribadito come il settore navale italiano possa costituire una delle gambe per assicurare la ripresa del Paese.

 
 

Photo by Estella Marcheggiano